La mastoplastica additiva, intervento chirurgico di aumento del seno, è una tecnica che andrebbe effettuata in determinati casi, in cui è principalmente coinvolta la psiche della persona, ad esempio in caso di disagio di diverso tipo.
Essendo un intervento chirurgico vero e proprio, comporta dei rischi per la salute dell'individuo.
Pertanto è consigliato solamente quando il paziente presenta un serio disagio durante i rapporti sociali.
Esempi concreti possono essere delle asimmetrie tra i due seni, in cui la differenza è notevole e ciò provoca disagio davanti al partner nei momenti di intimità, oppure durante i rapporti con il pubblico, in quanto, nonostante i seni siano coperti, è evidente lo squilibrio tra le due mammelle, pertanto il soggetto si trova di fronte ad un sostanziale disagio.
L'asimmetria tra i due seni può essere 'naturale', ovvero nata dopo lo sviluppo; oppure 'artificiale', ad esempio in caso di asportazione della mammella per cause patologiche (basti pensare ad eventuali tumori del seno, che comportano spesso l'asportazione di parte della mammella, se non dell'intera mammella).
Non a caso, dopo un tumore al seno, si suggerisce alla paziente (specialmente se si sente molto a disagio dopo l'intervento), della possibilità di effettuare un ulteriore intervento, questa volta di mastoplastica additiva.
È possibile farlo anche per libera scelta?
Certamente. Come accade sempre più spesso nell'epoca moderna, la scelta di un intervento di mastoplastica additiva può essere dovuto a semplice 'piacere estetico'.
Infatti, l'influenza delle modelle in televisione, o semplicemente la vista di donne con taglie di seno più grandi, può portare inevitabilmente a desiderare taglie più grandi.
Pertanto si ricorre alla chirurgia plastica, al fine di ottenere un aspetto estetico più gradevole ai propri occhi (e agli occhi degli altri).
Quando non è il caso di fare la mastoplastica additiva?
La mastoplastica additiva può essere sconsigliata nei casi in cui si tratti di donne altamente sportive, quindi con grande attivazione del muscolo pettorale, che potrebbe in qualche modo compromettere l'integrità della protesi.
Allo stesso modo è sconsigliato l'intervento a donne che praticano sport da contatto, o comunque soggette a 'urti' della zona pettorale, che potrebbero danneggiare seriamente le protesi inserite dopo l'intervento.
Negli altri casi, in genere, non vi sono controindicazioni, in quanto le protesi sono non soggette a reazioni immunitarie solitamente, in quanto create con materiale apposito, in maniera tale che il tasso di rigetto sia praticamente nullo.
Cosa comporta un intervento di mastoplastica additiva?
A parte il periodo successivo all'intervento, in cui bisognerà fare molta attenzione a diverse cose (anche ai semplici movimenti, quanto meno subito dopo l'intervento e nei primissimi giorni), comporterà inevitabilmente la sospensione dell'attività fisica per un periodo di alcuni mesi, variabile da soggetto a soggetto, in base alla risposta del corpo e alla velocità di adattamento alle protesi.
Per il resto, il soggetto svolgerà una vita normalissima, senza alcuna differenza dalle donne senza protesi al seno, se non per una maggiore attenzione ad eventuali urti.