Il massetto tradizionale è da sempre il “classico” tra massetti: si distingue per robustezza, versatilità, e per la sua adattabilità a contesti molto diversi (dalle abitazioni private agli edifici commerciali, fino agli ambienti industriali sottoposti a grandi sollecitazioni).
Nonostante la comparsa negli ultimi anni di soluzioni più innovative (e tecnicamente avanzate) come i massetti autolivellanti o alleggeriti, il massetto tradizionale rimane sempre un punto di riferimento in termini di resistenza meccanica, durabilità e affidabilità nel tempo.
Massetto tradizionale: composizione e dosaggi
Il massetto tradizionale è costituito da una miscela di:
- cemento (300–350 kg per metro cubo di sabbia, in genere 32,5 o 42,5 R);
- sabbia silicea con granulometria 0–8 mm;
- acqua, dosata per ottenere una consistenza plastica ma non eccessivamente fluida, con un rapporto acqua-cemento intorno a 0,45–0,50;
- additivi opzionali, come fluidificanti, fibre polipropileniche o additivi stagionanti, che migliorano le prestazioni meccaniche e riducono il rischio di fessurazioni.
L’obiettivo è ottenere uno strato con resistenza meccanica ≥ 20–25 N/mm² e uno spessore variabile da 4 a 8 cm, a seconda delle condizioni di posa e del tipo di pavimento previsto.
Massetto tradizionale: come si fa?
La preparazione dell’impasto
In passato la preparazione del massetto avveniva manualmente in cantiere: sabbia, cemento e acqua venivano dosati a mano e miscelati in betoniere di piccole dimensioni. Questo metodo, pur essendo ancora diffuso, comporta chiari limiti: in primis i tempi più lunghi, maggiore fatica per gli operatori e, soprattutto, il rischio di errori nelle proporzioni o di ottenere impasti non perfettamente omogenei.
Oggi questa modalità “tradizionale” è stata affiancata da metodi moderni decisamente meno faticosi e soggetti all’errore umano, come i camion massetti tradizionali. Si tratta di mezzi automatizzati che trasportano le materie prime sfuse e le dosano direttamente in cantiere, producendo l’impasto in maniera continua e controllata. In questo modo, le proporzioni tra sabbia, cemento e acqua sono sempre precise, la miscela risulta costante e si riducono al minimo gli sprechi. Inoltre, l’utilizzo dei camion automatizzati velocizza notevolmente la fase di produzione e consente di lavorare in cantieri di qualsiasi dimensione, con una qualità del massetto sempre elevata e uniforme.
Le fasi di posa
Ua volta conclusa la preparazione dell’impasto, si passa alla fase di posa. Dopo aver pulito e livellato la superficie di posa, si procede con l’eventuale inserimento di una barriera al vapore o di una rete elettrosaldata per contenere le fessurazioni. L’impasto del massetto viene steso in strisce, compattato e livellato con l’aiuto della staggia. Una volta messo in opera, il massetto deve maturare: già dopo circa una settimana è pedonabile, ma il processo di indurimento completo richiede fino a 28 giorni.
Massetto tradizionale o autolivellante?
La scelta tra massetto tradizionale o autolivellante dipende sempre da esigenze di progetto e operative.
Il massetto tradizionale si distingue per la sua convenienza nei materiali e per la capacità di adattarsi sia ad ambienti interni che spazi esterni. È apprezzato soprattutto per la sua resistenza ai carchi concentrati, qualità che lo rende ideale nei contesti in cui la robustezza costituisce un requisito fondamentale. Di contro, richiede più lavoro manuale in fase di stesura e tempi di stagionatura più lunghi (e ciò può incidere in modo significativo sulla rapidità del cantiere).
Il massetto autolivellante, invece, nasce proprio per semplificare e velocizzare queste procedure: grazie alla sua consistenza fluida, si distribuisce in modo uniforme senza necessità di grande intervento manuale e garantisce una planarità pressoché perfetta. I tempi di posa sono più rapidi e l’asciugatura richiede meno giorni – un netto vantaggio nei cantieri dove le scadenze sono molto strette. Inoltre, la sua capacità di avvolgere in modo omogeneo i tubi degli impianti radianti lo rende la soluzione ideale in presenza di riscaldamenti a pavimento. Tuttavia, rispetto al massetto tradizionale, risulta generalmente meno resistente ai carichi elevati e alle sollecitazioni intense.
Massetto tradizionale o massetto alleggerito?
Un’altra alternativa al massetto tradizionale è quello alleggerito, che si ottiene sostituendo parte degli inerti con materiali leggeri come argilla espansa, perlite o polistirene.
I vantaggi nell’utilizzo del massetto alleggerito sono molteplici: il peso viene ridotto fino al 60%, si ottiene un migliore isolamento termico e acustico, ed è l’ideale in caso di ristrutturazioni o su solai esistenti. Tuttavia, il massetto alleggerito ha una resistenza meccanica inferiore, e ciò lo rende inadatto a pavimentazioni sottoposte a carici elevati.
Il massetto tradizionale, invece, mantiene maggior compattezza e durata, risultando la scelta privilegiata in contesti residenziali, commerciali e industriali.