L’Italia è uno dei paesi dove si mangia meglio al mondo, grazie alla dieta mediterranea e ai numerosi prodotti tipici che la coltivazione della terra e gli allevamenti donano agli italiani.
Inoltre clima, passione per il cibo e cultura influiscono molto sullo stile della cucina italiana. Da diversi anni ormai la cucina orientale ha iniziato a farsi strada anche nel bel paese, infiltrandosi dapprima nelle grandi città, come Milano e Roma, ma diffondendosi pian piano anche nel resto d’Italia.
Fra le cucine orientali più conosciute ed apprezzate, al primo posto vi è senz’altro quella cinese: i loro ristoranti infatti vanno sempre più di moda e offrono una vasta scelta di piatti sia semplici che ricercati. Si trovano praticamente in ogni città ed addirittura in alcune metropoli vi sono interi quartieri che ospitano un ristorante dopo l’altro.
La cucina cinese comprende diversi ceppi in base alle regioni, ma i piatti principali che si trovano nei ristoranti cinesi “all’occidentale“, quindi quelli che conosciamo in Italia sono i seguenti:
-involtini primavera;
-riso alla cantonese, gamberi e verdure;
-ravioli alla griglia o al vapore;
-spaghetti di riso o di soia;
-pollo alle mandorle, al limone o all’arancia;
-anatra con verdure;
-zuppe di germogli;
-gelato fritto.
Chiunque sia andato anche solo una volta al ristorante cinese avrà di sicuro assaggiato una di queste pietanze.
Nella cucina cinese prevale l’utilizzo di riso (usato anche per fare i dolci), gamberi, verdure, germogli, spaghetti di riso o soia; inoltre usano molto la cottura al vapore o nel wok, diversi tipi di carne (soprattutto di maiale), pollo, rane e anatre; infine per insaporire le pietanze largo uso di aglio e cipolla.
Tra le spezie che danno un tocco orientale ai piatti immancabili sono la soia e la salsa agrodolce.
Un’altra cucina orientale che sta spopolando negli ultimi anni in Italia è quella giapponese: sushi bar che spuntano come funghi in ogni città, ristoranti cinesi che diventano anche giapponesi, per dare maggior scelta ai clienti con i loro “all you can eat”.
Il sushi è apprezzato da molti ed è diventata un’alternativa alla pizza del sabato sera.
La cucina giapponese è una delle più salutari al mondo e lo si può notare dal fatto che come longevità e forma fisica proprio i nipponici siano al primo posto in classifica.
Riso in quantità, tanto pesce ricco di omega 3 (tonno, salmone, branzino), alghe che danno un apporto calorico di proteine e vitamine; la soia, molto usata anche dai giapponesi.
Nigiri, sashimi, sushi roll, tartare e zuppe fanno proprio impazzire gli italiani. Il consiglio è sempre quello di stare attenti all’igiene e alla freschezza degli alimenti, soprattutto del pesce.
La cucina indiana e quella indonesiana si potrebbero definire un mix di sapori orientali: da poco apparse nel quadro della ristorazione italiana uniscono verdure, riso e spezie a legumi, cereali e pollo. La prima è conosciuta per il grande utilizzo di latte, latticini, carni, vegetali e spezie; il pane è un alimento essenziale nella cucina indiana e può essere lievitato e cotto nel tandoor oppure non lievitato e fritto. La raita e la chatni sono i condimenti principali, una leggera che accompagna i piatti piccanti e l’altra speziata che dona gusto a quelli semplici. La cucina indonesiana, forse meno conosciuta nel nostro paese, è caratterizzata da spezie, riso, carne, pesce e curry; molto famosi i noodles e le zuppe accompagnati da riso e verdure cotte al vapore o alla griglia.
Il food orientale che attira un buon numero di consumatori è quello della cucina thailandese.
Molto sana e infatti scelta dagli italiani che hanno deciso di passare alla dieta vegetariana, vegana o fruttariana, utilizza principalmente riso, noodles, insalate, bambù, verdure, ma anche molta frutta esotica e rara, uova, carne e pesce.
Un ingrediente onnipresente è la salsa di pesce, così come gli insetti, il curry con diversi gradi di piccantezza e il tofu. La cucina orientale si sta espandendo in Italia, seppur a piccoli passi, ma questo ci fa ricordare che in fondo tutto il mondo è paese e che apprezzare la cucina di altri stati è sempre una curiosità da soddisfare.