Dopo il ban contro Huawei annunciato dal presidente degli Stati Uniti d'America, Google e le altre più importanti società tech statunitensi hanno deciso di rivedere i propri accordi commerciali con l'azienda cinese. In particolare, ha fatto clamore nei giorni scorsi la decisione di Google in relazione al ritiro dei propri servizi nei prossimi modelli Huawei. Dall'ingresso nella entity list ad oggi sono ormai trascorse due settimane, cerchiamo dunque di fare chiarezza.
Cosa cambia per chi ha uno smartphone Huawei?
Niente. Come chiarito da un comunicato ufficiale di Google, nulla cambierà per chi oggi è in possesso di uno smartphone Huawei. Le applicazioni più popolari realizzate da Google (pensiamo ad esempio a Gmail, Google Maps e YouTube) continueranno a funzionare regolarmente. Allo stesso modo, non si prevedono novità sul fronte del Play Store, che continuerà ad essere supportato sui dispositivi mobili Huawei (sia smartphone che tablet) attualmente in commercio.
Cosa succederà ai prossimi modelli Huawei?
In relazione ai nuovi modelli Huawei, la cui uscita è prevista nei prossimi mesi, sono concrete le possibilità di un lancio senza i servizi Google. Ciò significa che Huawei dovrà rinunciare non soltanto alle app Google ma anche al Play Store, vale a dire il luogo virtuale dove vengono ospitate tutte le applicazioni scaricabili sui telefoni dotati di sistema operativo Android. Le conseguenze saranno inevitabili, dal momento che Android rappresenta, insieme a iOS, l'unico sistema operativo mobile in circolazione.
Come funziona un telefono Android senza i servizi di Google?
A porsi questa domanda sono in tanti. Una risposta univoca non esiste, dal momento che su tutti i telefoni Android, che ricordiamo essere un sistema operativo realizzato da Google, i servizi dell'azienda statunitense funzionano regolarmente. Cambierebbe, di certo, l'esperienza utente, visto e considerato che in Europa il 75 per cento degli utenti si affida a uno smartphone Android e il restante 25 per cento ad iPhone (iOS). Quanti utenti sarebbero disposti ad acquistare un telefono Huawei sapendo di non poter usufruire né del PlayStore né di app simbolo come YouTube (video), Gmail (posta elettronica) e Maps (navigazione)? Se è vero che di Android ne esiste uno solo (fatte le dovute eccezioni rispetto alle diverse versioni presenti, da Pie a Nougat passando per Marshmallow), è altrettanto vero che di case produttrici di smartphone Android ne esistono in gran numero (tra cui la stessa Google con i Pixel).
Huawei e il terzo sistema operativo
Huawei starebbe lavorando da tempo alla realizzazione di un sistema operativo proprietario, in aperta contrapposizione quindi con Google (Android) e Apple (iOS). Il suo nome è HongMeng (anche se al di fuori della Cina sarà chiamato ARK). Secondo quanto dichiarato dai dirigenti Huawei, il nuovo sistema operativo potrebbe debuttare entro i primi mesi del 2020 in tutto il mondo.
Lo spiraglio aperto da Donald Trump
Hanno fatto molto discutere le recenti dichiarazioni di Donald Trump in merito a un possibile coinvolgimento di Huawei nell'ambito dell'accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Gli addetti ai lavori sono rimasti sorpresi dall'annuncio del Presidente americano, che soltanto pochi giorni prima aveva inserito Huawei nella entity list, la lista dove sono inserite quelle aziende considerate una minaccia per la sicurezza nazionale. Gli stessi utenti si domandano in che modo Huawei possa essere considerata 'merce di scambio' nell'ambito di un accordo commerciale se viene giudicata dall'America un pericolo per la sicurezza nazionale.